Prestito Autonomi

I prestiti autonomi sono dei finanziamenti personali che le banche italiane e le società finanziarie rivolgono a quelle persone che svolgono una professione in libera autonomia, e pertanto non sono legati a un datore di lavoro da un contratto a tempo indeterminato, determinato o atipico.

Queste persone hanno pertanto la titolarità di un reddito maggiormente variabile e volatile rispetto alla stabilità su cui possono teoricamente contare i lavoratori dipendenti; questa situazione crea per le banche una maggiore difficoltà previsionale nell’effettiva capacità di questo target di clientela nell’assolvere correttamente i propri impegni finanziari rappresentati dal pagamento delle rate costituenti il piano di ammortamento del credito concesso.

Ne consegue che in certi casi i prestiti autonomi destinati a questa categoria di clientela da parte degli istituti di credito potrebbero essere caratterizzati dalla presenza di condizioni economiche più gravose rispetto ai prestiti concessi ai dipendenti di enti pubblici o di società private.

Altra differenza dei prestiti autonomi rispetto ai prestiti personali per i lavoratori dipendenti è generata dalla diversa documentazione a supporto. Infatti, oltre alla documentazione anagrafica (documento di identità in corso di validità e codice fiscale), il richiedente un prestito per autonomo dovrà presentare una documentazione reddituale non più rappresentata dalle buste paga, ma dal modello UNICO, spesso integrato da alcuni ulteriori documenti comprovanti i singoli incassi periodici, specialmente per richieste di importi ingenti.